Dylan Garcia 13 gennaio 2021
In questa pagina vi presento Dylan che ha redatto la sua autobiografia:
“Nato a Napoli l’8 marzo 2001. Di origini colombiane e vissuto per un breve periodo tra la città partenopea e Roma, per poi trasferirmi in pianta stabile a Udine.
Sin dalla più tenera età ho avuto un interesse verso il mondo dell’arte sperimentando tutte le sue svariate forme. Vivendo in una famiglia colombiana, elementi come il ritmo, la sinfonia, il ballo e tutto ciò che riguarda la musica si sono rivelati importanti per la mia crescita, ponendosi alla base di chi sono oggi. Molto influenzante è stata per me anche mia madre che, lavorando presso negozi di grandi griff, mi ha fatto subito appassionare sia alla moda che al concetto di estetica.
Verso la fine dei miei 13 anni, tra il già accennato interesse alla fotografia e la passione per la moda, ero preso da vari interessi. Questi mi hanno portato a intraprendere un percorso presso un istituto commerciale, anche se poco coerente con gli hobby che avevo iniziato a coltivare. Questa scelta, però, mi ha dato l’occasione di esplorare altri campi dell’arte che fino a quel momento non avevo considerato. Grazie al gruppo teatrale scolastico ho iniziato ad appassionarmi alla recitazione che mi portò alla frequentazione di un corso teatrale extrascolastico e alla partecipazione ad un paio di spettacoli. L’interesse per il teatro suscitò in me la necessità di riprendere in mano la fotografia, abbinandola al mio interesse per la moda, congiungendo e sviluppando queste mie passioni.
Tra i miei 17 e 18 anni iniziarono ad arrivare le prime occasioni lavorative come comparsa in cortometraggi. Avviai così la carriera da modello, giostrandomi tra servizi fotografici a Roma, Bologna e Firenze. Il fatto di aver frequentato durante gli anni delle superiori un percorso che non ha mai veramente corrisposto alla mia persona, mi ha invogliato ancora di più a seguire i miei sogni. Terminato gli studi, ho potuto finalmente dedicarmi interamente a quello che realmente mi ha sempre appassionato, in cui mi sento valorizzato e realizzato. È settore in cui posso tirare fuori il meglio di me, facendolo soprattutto con dedizione e amore per il mio lavoro.“
Il modello è stato ritratto sotto esplicito consenso. La liberatoria è archiviata nello studio fotografico Imagoreflex.
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