Valeria Manni 05 gennaio 2019
Un nuovo evento fotografico è stato organizzato presso lo studio fotografico di “Fotograffia” di Flavio Graffi a Lauzzacco il 5 gennaio 2019 che ha messo a disposizione dei partecipanti la location. Ho avuto il piacere di scattare queste fotografie insieme a Erve Miozzo, Federico Tonizzo, Massimo Locatelli, Nevio Monai. L’organizzazione è stata fatta da Andrea Vesko.
Valeria Manni, ragazza romana, è stato il punto di fuoco dei nostri obiettivi posando per noi foto amatori. Le ho chiesto di scrivere qualche riga a descrizione di se stessa, ed ecco le sue parole:
“Era un mondo che ho sempre guardato da lontano, un mondo che mi è sempre stato negato fin quando, un giorno, decisi che non lo avrei più sognato. Era un sogno nascosto, che nessuno conosceva, era così aleatorio e nessuno ci credeva. Ma lo sentivo mio, mi apparteneva. Quella parte creativa, oscurata da quella razionale, bramava vendetta e voleva essere espressa. Essendo timida ed introversa, tutto rimaneva segreto, protetto dalla musica che mi ascoltava e mi raccontava, ma bisognava crescere e fare un passo avanti. Bisognava raccontare. Così dopo anni ho ripreso a scrivere per raccontare a me ed ho preso coraggio per raccontare ad altri. Mauro Saranga è stato il primo a darmi modo di raccontare, con tutta la mia spontaneità, ciò che lui stesso vedeva e da lì è iniziato tutto. Scatto da un anno e tra le altre cose, continuo a coltivare la fotografia cercando di migliorarmi sempre, osservando le foto che faccio, prestando attenzione sui set a luci, fondali e dettagli, studiando libri e facendo l’assistente fotografo presso lo studio 4Walls di Claudio Salviano, credo che conoscere ciò che accade dall’altra parte della macchina fotografica possa essere d’aiuto.
Colgo l’occasione per ringraziare tutti i fotografi che hanno voluto lavorare con me, quelle poche persone che su instagram mi seguono e che percepiscono qualcosa e si riconoscono nelle foto che faccio ed infine me, per non aver permesso né ad insulti, né a porte in faccia, né a derisioni di ogni tipo di farmi mollare tutto e a Lisa, che non ha mai smesso di credere in me e nelle mie capacità, accettandomi per quello che sono: una secchiona che tra una giornata sui libri ed una all’insegna della musica, si mette davanti ad un obiettivo e posa.”
La modella è stata ritratta sotto esplicito consenso. La liberatoria è archiviata nello studio fotografico Imagoreflex.